L’orso torna a farsi vedere sui monti Simbruini, la più grande area protetta del Lazio tra le province di Roma e Frosinone. In questi giorni l’animale è stato avvistato più volte, durante la notte, da residenti e turisti lungo la strada provinciale nel comune di Filettino, il paese più alto del Lazio, in provincia di Frosinone, al confine con l’Abruzzo. Lo conferma il Corpo Forestale dello Stato che, dopo le segnalazioni, ha svolto, insieme con gli uomini del Parco dei Simbruini, approfondite verifiche sulla presenza del più grande animale carnivoro italiano (si ciba per l’80% di prodotti vegetali bacche, semi, frutta,ecc.), trovando diversi riscontri. «E’ una notizia - spiegano dalla Forestale di Filettino - molto interessante dal punto di vista della biodiversità e del recupero di un anello mancante nella catena alimentare in questa porzione dell’Appennino Central.
L'orso marsicano (foto F. Culicelli)CURIOSITA’ E TIMORI - Tanta la curiosità nel paese montano all’estremo nord della Ciociaria, ma anche qualche timore. Diverse persone hanno già manifestato preoccupazioni per i loro capi di bestiame. «Solo sporadicamente – dicono però dalla Forestale - preda altri animali. Ed e’ un’evenienza rara che incontrino persone, visto che le abitudini del plantigrado sono prettamente notturne». L’orso, secondo gli esperti, è un animale selvatico solitario che sfugge l’uomo. «A riprova di ciò – aggiunge la Forestale - va evidenziato come le popolazioni del Parco Nazionale d’Abruzzo convivano quotidianamente con l’orso in maniera pacifica e serena, non facendosi mancare di fare le escursioni, di raccogliere la legna in bosco, di raccogliere i funghi, le fragole, e quant’altro consentito dalle leggi».
ATTRATTIVA TURISTICA - La Forestale di Filettino e gli uomini dell’ufficio naturalistico del Parco dei Monti Simbruini continuano a monitorare la situazione. «l ritorno dell’orso su Simbruini, oltre che un fatto di forte valore ambientale del luoghi - sostengono ancora dalla Forestale - è un elemento di sicuro richiamo turistico che potrebbe far ripartire l’economia del comprensorio dell’area protetta». La speranza, da queste parti, è che la presenza dell’animale richiami l’attenzione di scolaresche, studiosi, amanti della flora e della fauna selvatica. «Vale la pena – conclude la Forestale - accogliere in modo favorevole il ritorno di un animale così importante, per il quale tutti siamo chiamati a mobilitarci in suo sostegno
ATTRATTIVA TURISTICA - La Forestale di Filettino e gli uomini dell’ufficio naturalistico del Parco dei Monti Simbruini continuano a monitorare la situazione. «l ritorno dell’orso su Simbruini, oltre che un fatto di forte valore ambientale del luoghi - sostengono ancora dalla Forestale - è un elemento di sicuro richiamo turistico che potrebbe far ripartire l’economia del comprensorio dell’area protetta». La speranza, da queste parti, è che la presenza dell’animale richiami l’attenzione di scolaresche, studiosi, amanti della flora e della fauna selvatica. «Vale la pena – conclude la Forestale - accogliere in modo favorevole il ritorno di un animale così importante, per il quale tutti siamo chiamati a mobilitarci in suo sostegno
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